Shadowbox.init(); $(function(){ $(".risposta").hide(); $(".hide").hide(); }); function Risposta(id_risposta) { $("#" + id_risposta).show(); } function Continua(id_contenitore, id_risposta) { $("#contenitore" + id_contenitore).show().appendTo("#" + id_risposta); } Il protagonista di questo caso clinico è un uomo di 48 anni, dirigente, peso corporeo 72 Kg per altezza di 180 cm (BMI 22.2), razza caucasica. L’anamnesi familiare è positiva per cardiopatia ischemica precoce nel ramo paterno. Il paziente non fuma e svolge vita moderatamente attiva, nega abuso di sostanze alcooliche (beve vino in modesta quantità al pasto) o stupefacenti. L’anamnesi patologica è sostanzialmente muta fatta eccezione per ematoma subaracnoideo post-traumatico, a risoluzione spontanea, alcuni anni fa, e un episodio di alterazione diarroica dell’alvo occorsa circa 8 mesi prima e perdurata per quasi 2 mesi, non indagata e regredita spontaneamente. Da circa 3 giorni episodi di dolore toracico di tipo oppressivo, talora associati a parestesie al braccio sinistro. Intorno alla mezzanotte intenso dolore retrosternale insorto a riposo, per il quale, dopo aver tergiversato si presenta al PS per la persistenza del sintomo. All’arrivo al PS (ore 3 di notte circa) il paziente è ancora sintomatico. L’esame obiettivo permette di rilevare i seguenti parametri: PA 140/80 mmHg, FC 100 bpm, all’auscultazione cardiaca soffio...continua a leggere