ES è un maschio di 65 anni, noto per ipertensione arteriosa insorta in età giovanile (a circa 40 anni) e diagnosticata come di natura essenziale, in trattamento efficace con atenololo 100 mg in associazione a idroclorotiazide 12.5 mg al giorno. E’ in sovrappeso (altezza 172 cm, peso 85 Kg, BMI 28.7). Non fuma, non ha familiarità per cardiopatia ischemica o vasculopatia cerebrale e i valori di colesterolemia sono sempre risultati normali. E’, però, presente da anni un diabete di tipo 2, trattato con associazione metformina/pioglitazone 850/15 mg due volte al giorno. E’, inoltre, noto un blocco bifascicolare, per associazione di EAS e BBD completo. E’ stato bene negli ultimi anni, con valori pressori sempre ben controllati, come confermato anche ad alcuni monitoraggi pressori ambulatoriali eseguiti saltuariamente. L’anamnesi si completa con una pregressa colecistectomia e con un intervento di prostatectomia radicale per patologia neoplastica, giudicata in remissione completa.
Ad una visita di controllo, in assoluto benessere, viene rilevata la presenza di fibrillazione atriale, peraltro, a conduzione ventricolare talora elevata (vedi ECG in Figura 1): viene impostata terapia anticoagulante orale mediante warfarin e programmato ricovero per cardioversione. All’ingresso del ricovero, il paziente appare asintomatico e in buone condizioni di compenso, l’esame obiettivo non permette di rilevare...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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