• Zerlasiran: una nuova frontiera per ridurre la lipoproteina(a)
    Fonte: Nissen SE et al. JAMA. 2024;332(23):1992-2002. doi:10.1001/jama.2024.21957. Uno studio di fase 2 su 178 pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) e livelli elevati di lipoproteina(a) ha dimostrato l’efficacia di zerlasiran, un piccolo RNA interferente (small-interfering RNA, siRNA) che inibisce la sintesi epatica di apolipoproteina(a), nel ridurre le concentrazioni di lipoproteina(a) di oltre l’80% in 36 settimane di trattamento. I pazienti, con un’età media... Aggiungi commentoleggi la news
  • Work-up diagnostico completo per scoprire le cause della morte cardiaca improvvisa: il ruolo dei familiari
    Fonte: Monda, E.; Diana, G.; Bruno, D., et al. Cardiogenetics 2024, 14, 221-227. https://doi.org/10.3390/cardiogenetics14040018. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare le prestazioni del percorso diagnostico proposto dalle linee guida della Società Europea di Cardiologia (ESC) per l'identificazione dell'eziologia di base della morte cardiaca improvvisa (SCD) attraverso lo screening dei familiari di primo grado di pazienti con SCD che hanno avuto un'autopsia negativa o che non... Aggiungi commentoleggi la news
  • Regressione del diabete gestazionale precoce e impatto sugli esiti della gravidanza
    Fonte: Simmons D et al. Diabetes Care. 2024;47(12):2079–2084. doi:10.2337/dc23-2215. Uno studio su 2.593 donne in gravidanza ha analizzato le differenze negli esiti ostetrici tra tre gruppi: donne senza diabete gestazionale (No-GDM), donne con diabete gestazionale precoce regredito a tolleranza normale al glucosio (GDM-Regression) e donne con diabete gestazionale persistente (GDM-Maintained). L’outcome primario era un composito di complicanze: parto pretermine (<37 settimane), peso... Aggiungi commentoleggi la news
  • Esercizio fisico in pazienti con cardiomiopatia ipertrofica
    Fonte: Luna Cavigli, Gian Luca Ragazzoni, Francesca Vannuccini, et al. https://doi.org/10.1161/JAHA.124.036593. I pazienti affetti da cardiomiopatia ipertrofica (CMI) sono generalmente limitati nella partecipazione a sport agonistici a causa del potenziale rischio di morte cardiaca improvvisa e aritmie maligne. Di conseguenza, sono spesso inattivi e subiscono le conseguenze negative di uno stile di vita sedentario. Si pone quindi la necessità di trovare il giusto equilibrio tra questi due... Aggiungi commentoleggi la news

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